Alla salute (del Pianeta)!

Alla salute (del Pianeta)!

Di Enrico Basso

Illustrazione di Giuseppe Liotti

2 minuti

Sempre più spesso e sempre più persone cercano di fare scelte che rispecchino la “sostenibilità”. Anche al bancone del bar. Ma nel concreto che cosa si intende con questo concetto? E soprattutto, come possiamo declinarlo nel mondo del beverage? 

Un mondo in evoluzione
 

Compagnia dei Caraibi si impegna da anni con azioni mirate per diminuire il proprio impatto ambientale: dall'utilizzo di auto elettriche, al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici passando all'essere una società benefit e a pubblicare, ogni anno, un dettagliato Report di Sostenibilità (a proposito, avete già letto il Report 2022?). 

L'impegno non si ferma certo qui e si arricchisce di idee e ambizioni come questa: quanto è responsabile il nostro consumo di spirits?

Con questo articolo vogliamo quindi iniziare un viaggio alla scoperta degli aspetti più importanti su cui lavorare per trasformare l'occasione di consumo di un drink in un momento di presa di coscienza e di posizione da parte del barman e del cliente.
Un percorso lungo un anno che si snoderà attraverso consigli e riflessioni suggeriti da esperti ed esempi di successo internazionali. 

Vogliamo anche partire dalle domande di molti bartender come voi che, volendo far evolvere la propria attività, cercano di migliorare l’impatto ambientale del proprio cocktailbar.
Per questo abbiamo creato l’indirizzo e-mail: greentransition@compagniadeicaraibi.com a cui potrete mandare dubbi e domande riguardo la sostenibilità: risponderemo nel corso dei prossimi articoli.

Bevi responsabilmente?

 

Per migliorare la sostenibilità del beverage dobbiamo prima parlare di responsabilità. Siamo abituati a sentir parlare di “bevitori responsabili”, intesi come quelli che non esagerano con il consumo, ma ora il significato si allarga per andare incontro alla sensibilità maggiore che sempre più clienti manifestano. Le persone che ordinano un drink cercano sempre più spesso di capire l’impatto del prodotto che ricevono, sia in termini ambientali che sociali. E il bartender ha l’opportunità di dimostrarsi responsabile, cioè letteralmente "capace di rispondere" delle proprie scelte e della propria carta cocktail e degli spirits che ha in bottigliera. 

Un approccio responsabile nei confronti dei produttori, degli ingredienti ma anche degli elementi del locale e della stagionalità dei cocktail, coinvolge molto di più gli avventori: le persone possono così sentirsi parte di un cambiamento positivo, attraverso le proprie scelte, i propri consumi e, quindi, anche le proprie bevute. 

Nella pratica, però, che cosa significa essere responsabili quando si ha un cocktail bar? Significa partire dalla consapevolezza di avere un impatto sull’ambiente, anche con gesti apparentemente marginali  (ve le ricordate le cannucce di plastica?), per poi ottimizzare l’impatto complessivo del locale, migliorandolo attraverso piccoli e grandi interventi.
Parliamoci chiaro: questo impatto non è azzerabile, ma è pur vero che tra tanto e poco c'è una bella differenza

Alcuni esempi di interventi
 

In questa rubrica dedicata alla sostenibilità del beverage parleremo di piccole e grandi azioni che possono portare il vostro locale a essere più vicino alla sensibilità dei tuoi clienti e, spero, anche alla tua. Alcuni esempi: parleremo di come ridurre gli sprechi d’acqua e cercheremo di vederci chiaro su come rendere migliore e più conveniente l’illuminazione; proporremo serate di digital detox per tornare ad apprezzare la compagnia attorno a un bicchiere; ragioneremo su come rendere più facile e sostenibile raggiungere il vostro locale, attraverso colonnine di ricarica e stazioni per le bici.
Ci concentreremo anche sui prodotti, raccogliendo ricette di miscelati a basso impatto e suggerendo accorgimenti per rendere la tua lista spirits distintiva anche da un punto di vista green. Il nostro obiettivo è anche darti gli strumenti migliori per parlare ai tuoi clienti di sostenibilità in modo costruttivo, evitando i sensazionalismi inutili e dannosi. 

L’appuntamento è per la prima settimana di agosto, con la prima puntata della nostra rubrica. 

E se parlare di sostenibilità vi ha fatto venire già qualche domanda, potete scrivercela a greentransition@compagniadeicaraibi.com: cercheremo di rispondere già nel prossimo articolo. 

Inizia il viaggio. Alla salute! 

Enrico Basso

Enrico Basso

Docente, copywriter e brand strategist. Ama ciò che scrive e scrive di ciò che ama, vini e spirits inclusi. Fa parte di ernest, il collettivo di esperti di comunicazione nato per aiutare professionisti e aziende a orientarsi nella sostenibilità d’impresa.

Giuseppe Liotti

Salernitano, classe '78. Disegnatore autodidatta, si laurea in Scienze della Comunicazione e lavora come storyboard artist in campo pubblicitario e cinematografico, collaborando con registi come Matteo Garrone. Disegna serie a fumetti per i Sergio Bonelli Editore, Le Lombard, Glenat, Rue de Sevres).