Nel vasto panorama dei viaggi, esplorare nuove terre va ben oltre il semplice spostarsi da un luogo all'altro. È un'esperienza che coinvolge tutti i nostri sensi, portandoci a scoprire culture, tradizioni e gusti unici che caratterizzano ogni angolo del mondo. È in viaggio, che un gruppo di amici motociclisti, attraverso i loro itinerari nel cuore del Vietnam, hanno raccolto non solo ricordi indelebili ma anche una vasta conoscenza delle botaniche locali e hanno deciso di unirle in un Gin unico, il Saigon Baigur. Ogni sorso ti porta attraverso i profumi e i sapori di un paese ricco di tradizioni millenarie.
Ci si sposta volentieri, ma è fermandosi che si ispirano i sentori di un luogo: immaginatevi immersi in un giardino francese, tra fiori delicati e note erbacee, all'ombra ventilata dello Château de Bonbonnet, dove nasce il Gin Citadelle Jardin d'Été. Ogni goccia, un invito a esplorare, a perdersi tra i sentieri profumati di una natura rigogliosa.
Un battito di ciglia e siam nella vivida natura del vasto continente africano, fonte di ispirazione del Gin che da più di un decennio ne tutela i grandi guardiani: gli elefanti. Elephant Orange Cocoa Gin si ispira alle botaniche africane, portandoci in mondo di colori vibranti e sapori intensi.
Tra arance succose e cacao fragrante, ci lasciamo guidare da questa preziosa spezia che dal calore del continente africano ci porta in sudamerica con il Sabatini Venezuela, che ridistilla il Gin di Cortona con il cacao.
Inaspettatamente, seguiamo la sua traccia fino al Giappone, in cui le bucce di cacao sono parte fondamentale della fragranza aromatica di Cacao Èthique. "What goes around comes around" direbbero gli americani di Bluecoat London Dry Gin; tutti i nodi vengono al pettine, diremmo noi. Ma se invece la vedessimo in maniera diversa?
Se parlassimo di un ciclo, che si ripete e si rigenera in senso positivo? Come nel Last Episode 0, il distillato fatto di scarti del sakè che, con i suoi proventi ricompra riso per fare sakè e per rifare Gin. O il Sakari Shukugawa, altro Gin del Sol Levante dall'animo di sakè.
E... non è proprio "going around" che si scoprono le cose più stupefacenti? Come quella storia del produttore di Rum venuezelano che però ama il gin, e che a forza di andare in Inghilterra a conoscerlo, finisce non solo per produrselo ma anche per commercializzare il Dictador Ortodoxy in tutto il mondo.
O quella del mastro sotolero di Chihuahua, che ridistilla il sotol aggiungendoci le botaniche di un gin, e creando il Seis14 Gintol.
Ed è in questa "strange situation" che nessuno è veramente strano: anche chi dice di aver ricevuto ora la ricetta del proprio gin direttamente in un sogno, tramandata da una mitica creatura a due code e tre occhi, lo Stranger & Sons nasce nella Third Eye distillery di Goa, e ne omaggia la na grande diversità agricola. Third Eye; il terzo occhio. Al centro
della nostra fronte. È quello che produce l'intuito, la capacità di sintesi. Caorunn Gin ne incarna lo spirito, con un gin che nasce in una distilleria di whisky delle Highlands e che verte su sole cinque botaniche che rappresentano il territorio: sorbo, mela coul bush, erica, dente di leone e mirto.
Ed è qui, in queste terre ventose, che il viaggio potrebbe prendere direzioni inaspettate: il vento di mezzogiorno può portare a sud, tra i pescatori della costa del Suffolk e il loro Fishers Gin; la tramontana potrebbe invece trasportarci a Nord, sull'isola del ghiaccio e del fuoco, dall'Islandese Himbrimi Winterbird Edition, oppure tra i campi d'orzo coltivati più a Nord del mondo, dove contadini finnici, da sei generazioni, creano la Vodka Original Organic che porta il nome della loro terra Koskenkorva. Perché viaggiare è questo: avere una meta, ma non conoscere mai quale sia la prossima destinazione.
Salud! Come direbbero gli argentini di Principe de Los Apòstoles.