L'attrazione dei poli opposti

L'attrazione dei poli opposti

Di Domenico Dragone

4 minuti

Islanda: terra selvaggia, isola al nord del nostro emisfero, ghiacciai immensi, acqua purissima, freddo pungente. 

Vietnam: nazione del sud est asiatico, terra esotica e rigogliosa, clima tropicale, spiagge da sogno, paese magico. 

Cosa hanno in comune questi due estremi del mondo? Assolutamente nulla! Se non che vengono descritti in modo fedele e preciso da due gin a catalogo CdC: Saigon Baigur e Martin Miller’s Gin

Apriamo la prima bottiglia e iniziamo il viaggio. 

Saigon Baigur Gin nasce da un gruppo di amici amanti delle due ruote e proprio un memorabile viaggio di oltre 2000km ha dato loro l’idea di provare a racchiudere in una bottiglia tutte le meraviglie che avevano visto e provato. Per questo oltre ai più classici ginepro, angelica e scorze di lime troviamo anche cardamomo nero di Lai Chào, semi di cardamomo verde di Bac Lieu, dragon fruit Phan Thièt, fiori di loto Sài Gòn, mano di Budda di Hà Nòi, cannella da Kon Tum, Pepe di Phu Quoc, peperoncino bird’s eye di Dà Lat e poi anice stellato, semi di finocchietto e liquirizia (botaniche selezionate in modo intelligente perché contengono anetolo che conferisce naturalmente un sapore piacevole e un effetto morbido e rotondo sul palato). 

Ognuna delle botaniche appena citate proviene da una zona diversa del Vietnam e tutti questi aromi sono stati uniti in uno splendido matrimonio da District 9, distilleria con sede a Ho Chi Minh City, l’ex Saigon, attuale capitale culturale e da sempre città vocata alla commercializzazione delle spezie e all’arte della distillazione.  

Tre parole per Saigon Baigur Gin: moderno, esotico, rotondo

Proprio quest’ultimo aggettivo ci permette di menzionare anche la bottiglia di Saigon che, con la sua tipica forma “a pigna” richiama le uova di dragone che la fantastica Denerys Targaryen, custodiva con riverenza nel “Trono di Spade”. Imperdibile, infine, la versione speciale uscita nel 2024 e dedicata all’anno del Drago... 

Stappiamo la seconda bottiglia e siamo in un attimo in... Gran Bretagna! Lo so, vi aspettavate dicessi Islanda, ma ora vi spiego... 

Martin Miller’s Gin nasce a fine anni 90 a Londra per intuizione di un uomo – Martin Miller, per l’appunto – che decise di ceare il proprio gin con i più classici degli aromi – ginepro, angelica, quassia, noce moscata, coriandolo, ireos, limone e arancio – e l’acqua più pura: quella islandese (eccola qui, la remota isola!). 

La purezza di queste acque non ha eguali al mondo ed è su questo che MMG gioca per tutte le sue referenze:  

- Summerful: con aggiunta di timo artico, rosmarino e menta è un omaggio all’estate con note floreali ed erbacee più intense, bevuta fresca e divertente 

- Winterful: grazie al cardamomo, alla cannella e al mandarino, regala una bevuta invernale, avvolgente e familiare 

- Westbourne: vuole invece essere un gin “Old School”: gradazione generosa di oltre 45°, con note pungenti di quassia e pepe 

- 9 Moons Barrel Aged Gin: nato dall’esperimento di alcuni bartender di New york che hanno fatto invecchiare MMG in botti di rovere francese per nove cicli lunari (circa 8 mesi e mezzo). Il risultato è stato un gin decisamente coinvolgente e rotondo, con note di vaniglia e cocco fuori dall’ordinario. 

Per concludere, ci rimane una domanda: come mai abbiamo deciso di parlare nello stesso articolo di due mondi e due gin, così lontani e diversi? 

La risposta è che il mercato è esattamente spaccato in due: i consumatori gradiscono talvolta il gusto morbido, complesso ed esotico di Saigon Baigur Gin e altrettante volte invece a vincere sono le note classiche, secche e pure di Martin Miller’s Gin. 

Esattamente come amiamo viaggiare e visitare posti parecchio diversi tra di loro, così accade che i consumatori vogliano fare esperienze agli antipodi e mettere insieme un bagaglio di esperienze molto variegato, prima di capire cosa faccia davvero il caso loro. 

Insomma, è proprio il caso di dirlo: “Paese che vai, Gin che trovi!” 

Domenico Dragone

Domenico Dragone

Spirits Educational Specialist. Barman, divulgatore, liquorista. "Faber est suae quisque fortunae".