Storia del Messico e del Mezcal

Storia del Messico e del Mezcal

Di Roberto Artusio, Cristian Bugiada

Illustrazione di Georgina Luck

Spesso le persone ci chiedono perché la nostra ricerca sui distillati di Agave si è molte volte intrecciata e fusa con la storia del popolo messicano.
La risposta è molto semplice: per studiare un distillato a fondo bisogna sempre carpire da dove proviene, risalire la storia fino alle sue origini e capire qual è stata la scintilla primordiale che ha portato le popolazioni antiche a crearlo.
Più ci addentravamo nei sentieri della conoscenza dell’Agave più notavamo quanto questa pianta
fosse centrale nello sviluppo e nell’evoluzione delle società pre e post ispaniche che hanno
attraversato la storia del Messico.
 

In tutte le civiltà preispaniche, come tutte le popolazioni ancestrali e indigene del resto, la natura svolge sempre un ruolo centrale fino ad arrivare molte volte ad assumere il volto di divinità o spirito trascendente da venerare.
Nel libro “Viaggiatori del Seicento” curato dal torinese Marziano Guglielminetti, alcuni cronisti dell’epoca raccontano come per gli indigeni l’Agave fosse indispensabile e di come usando tutte le parti di questa pianta, gli uomini potessero sopravvivere in maniera autonoma a tal punto da essere totalmente indipendenti dal vicereame spagnolo.

Tutto questo ha dato un nuovo focus alla nostra ricerca: andare a ritroso nella storia degli antichi abitanti del Messico, capire le loro origini, le mescolanze con i conquistatori e l’evoluzione che hanno avuto nei secoli e che li ha portati ad essere una delle popolazioni più stratificate a livello culturale del mondo.

Vi illustreremo ora a grandi linee le tappe fondamentali della storia messicana e il ruolo che l’Agave ricoprì in alcune di esse, mischiando fonti ufficiali tratte dai libri e racconti popolari che abbiamo ascoltato durante la ricerca.

Alcuni studi moderni danno credito scientifico a quello che fino ad oggi si era solamente supposto: gli abitanti preistorici del continente americano discendono direttamente da alcune popolazioni dell’Eurasia del Nord che nel corso di migrazioni, passando per lo Stretto di Bering, sono approdate in America. Secondo uno stile di vita nomade hanno pian pianooccupato l’intero continente, Messico incluso.

Tra le prime popolazioni preistoriche della regione messicana che hanno iniziato a creare agglomerati urbani e quindi forme primordiali di civiltà troviamo gli Olmechi (1400 a.C. - 400 a.C.) anche detti “gente della gomma” per la loro capacità di lavorare la pianta del caucciù. 
Fu la popolazione che gettò le basi della cultura madre messicana e delle prime forme di culto come ad esempio il Dio Giaguaro, il Dio Sole, il Dio Mais, ecc...

In successione temporale i Maya, una delle popolazioni da noi più conosciute, nel 750 a.c. fondarono le prime città stato, gettarono le linee basi della scrittura e crearono il primo calendario con cicli lunari e solari, costruendo le prime rudimentali fondamenta della società moderna.

Nel 1511 furono i primi ad avere contatti con i conquistadores spagnoli sei anni prima della data ufficiale del loro arrivo in territorio messicano.

Altra popolazione per la nostra ricerca molto interessante dal punto di vista storico e antropologico sono gli Zapotechi, abitanti originari della terra del frutto del Zapote, da cui prendono il nome. Uno dei siti archeologici più importanti che ci hanno lasciato in eredità è la città di Montealban (Oaxaca) da cui deriva il nome di uno dei primi mezcal commerciali importati in Italia.

Menzione particolare meritano anche gli Atzechi, che oltre ad essere la più importante civiltà per espansione territoriale, sono anche i genitori del simbolo dell’attuale bandiera del Messico.
Leggenda narra che la genesi della costituzione della civiltà azteca, fino a quel momento nomade, parta dalla visione da parte del re del periodo di un’aquila con in bocca un serpente appoggiata ad un Nopal (fico d’india). 
Interpretandolo come un segno divino decisero di stanziarsi in quel luogo, l’attuale Città del Messico.
La rappresentazione grafica della visione è ancora oggi il simbolo della bandiera nazionale.

Nel 1519 d.C. Inizia il crollo di tutte queste grandi civiltà preispaniche con l’arrivo degli spagnoli guidati da Hernán Cortes. Quest’ultimo, Sbarcato nello Yucatan, ebbe i primi contatti con la popolazione Maya, in particolare con la schiava Malinche (di origini azteche).

La donna si innamorò del conquistador e grazie alle sue abilità linguistiche (parlava correntemente maya e azteco e in breve tempo imparò proprio da Hernandez anche lo spagnolo) fu il ponte di collegamento fra gli indigeni e gli ispanici, favorendo l’espansione di quest’ultimi in territorio messicano.

Il passo da qui all’egemonia totale da parte degli spagnoli fu breve. Con la costruzione del Vicereame, passata alla storia anche come Nuova Spagna, i conquistadores si insidiarono definitivamente in Messico, prendendo il controllo sia dal punto vista economico che dal punto politico e sociale. 

Tra i tanti divieti e restrizioni che applicarono alle popolazioni indigene ci fu anche quello della produzione di Mezcal. Con una sorta di antico Proibizionismo imposero la cessazione della produzione di Mezcal da parte delle distillerie locali unicamente a favore degli alcolici da loro importati.

Il dominio spagnolo durò circa tre secoli fino ad arrivare al 1810, inizio della Prima Guerra di Indipendenza. Dopo undici anni di combattimenti l’esercito delle truppe ribelli messicane guidate da Augustine de Iturbe e Vicente Guerrero, batterono gli spagnoli e proclamarono il Primo Impero Messicano.

Tra 1846 e il 1848 ci fu la Guerra tra Messico e Stati Uniti. Rilevante dal nostro punto di vista è il fatto che proprio durante quel periodo venne creato il primo cocktail a base di Mezcal, probabilmente un Eggnog (vedi “Imbibe” di David Wondrich).

Altra tappa fondamentale della storia messicana fu il periodo chiamato Porfiriato, ovvero la dittatura trentennale (1876-1911) del Presidente Porfirio Diaz. Durante uno dei nostri viaggi, parlando con Sergio Mendoza proprietario di una distilleria di Tequila, capii quanto questo periodo storico e la rivoluzione industriale che lo caratterizza, influenzarono la produzione di Tequila. Le caldaie a vapore presero il posto dei forni conici interrati, cambiando il profilo organolettico del distillato e rendendolo più palatabile.

Dal 1910 comincia la Rivoluzione del Messico che si conclude nel 1917 con la stipula dell’attuale Costituzione messicana simbolo dei valori sociali, etici e politici su cui si fonda ancora oggi lo stato.

Ovviamente la storia messicana meriterebbe più di qualche altra riga e approfondimento; la ricchezza delle sue origini e la varietà dei popoli che l’hanno attraversata ci ricordano ancora oggi attraverso le tradizioni, i colori, le mille sfaccettature e contraddizioni quanto lo scambio di culture e civiltà sia vitale per la struttura e la bellezza di un popolo proprio come è oggi quello messicano.

Roberto Artusio, Cristian Bugiada

Roberto Artusio, Cristian Bugiada

Due amici uniti dalla passione per il Messico. Da questa terra nel 2014 inizia un viaggio alla scoperta dell'Agave e dei suoi distillati, avventura che li porterà a diventare Ambasciatori del Mezcal in Europa.

Georgina Luck

Appassionata di gin, cibo e… insetti! Realizza illustrazioni a inchiostro piene di colori e disinibite al punto giusto.